Spigole di Tito Faraci

IG: @nello_di_coste

 

Spigole è il nuovo libro di Tito Faraci, edito da Feltrinelli. Per me è stato un’ottima compagnia in alcuni giorni di luglio con le sue 200 pagine. Questo libro è davvero bizzarro poiché più che un libro sembra tanto un albo a fumetti, o meglio una grafich novel. Non perché ci siano disegni all’interno ma proprio per il suo modo di procedere e svelare i propri segreti al lettore.
Quindi mi è venuto un dubbio e ho digitato su “Tito Faraci” su Google ed ho scoperto che Tito Faraci è tanta roba: fumettista, scrittore e musicista.
Tra i fumetti solo piccole collaborazioni con Dylan Dog, Tex, Topolino, Martin Mystère, Lupo Alberto, Diabolik, L’Uomo Ragno, Devil e Capitan America. Robetta insomma.

Questione di spigole e di trama!

Il romanzo racconta la storia di Ettore Lisio, uno sceneggiatore di fumetti stanco del proprio lavoro. La monotonia ha preso il sopravvento sulla creatività. Il compito di Ettore è inventare ogni giorno avventure diverse per il suo Ranger, il personaggio del fumetto al quale lavora ambientato nel Far West. Deve scrivere scene di inseguimenti, di imboscate in valli lunghe e strette, di rapimenti che ormai per lui sono trite e ritrite.

Come uscire da questa monotonia? Facile! Basta aprire una pescheria.

A questo punto voi vi chiederete in che senso?

Ettore vuole una vita senza colpi di scena. Una vita in cui se un cliente ti chiede una spigola lui ti dà una spigola, senza pensarci poi troppo. L’idea gli viene quando vede il cartello su una pescheria di quartiere in affitto e a lui sembra un colpo di genio, una vera rivelazione, mentre ai suoi amici sembra una gran cazzata (e ammetto che io concordavo con loro!)

A Ettore piace bere in compagnia, fare tardi, uscire spesso e non è esattamente un tipo che si sveglia presto la mattina per andare al mercato del pesce.  Ettore Lisio è anche tante altre cose ma le scoprirete leggendo questo libro, nel quale troverete ironia, tristezza e tanta umanità.

Per la cronaca, sarà proprio la scelta di aprire una pescheria a mettere nei casini Ettore e i suoi amici, in una Milano che fa da cornice e che cerca di guidare i destini dei personaggi di questa storia.

Spigole di Tito Faraci

“Sono stanco di dovere sempre avere nuove idee e dopo essere sempre criticato, magari perché sono troppo nuove… o troppo vecchie. O troppo medie. D’ora in poi non farò che chiedere: vuoi una spigola? Ti do una spigola, fine. Funziona così, con la gente semplice.”

Cosa ne penso di Spigole di Tito Faraci…

In Spigole Tito Faraci racconta una storia molto semplice, anche nella sua struttura narrativa. E’ una storia che mi ha soddisfatto come lettore, e mi ha lasciato un piacevole sorriso quando ho chiuso il libro.
Leggendolo mi ero affezionato all’ironia, fin troppo diretta, di Ettore Lisio, al punto che quasi avrei voluto un sequel.

E’ un libro semplice da leggere e molto leggero, per cui posso dire che mi è piaciuto e lo consiglio a chi vuole cimentarsi in nuove letture e non sa da dove iniziare.

Cosa non mi è piaciuto…

A fine lettura ho pensato che la copertina, per quanto bella, non fosse per niente azzeccata per questo libro.
L’idea di una Milano che dialoga con il lettore e che fa da voce fuori campo non mi è piaciuta molto, anzi mi ha quasi annoiato.

Hai letto questo libro?
Ti ho aiutato a scegliere se leggerlo o meno?

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